Aprile 2024

Saluto del Direttore per il numero di aprile 2024 Cari zelatori e zelatrici, associati, amiche ed amici della nostra Associazione del Rosario Perpetuo.

Auguri per un periodo liturgico contrassegnato dalla gioia pasquale.

La Risurrezione di Gesù Cristo Nostro Signore, Fratello e Salvatore è il fondamento della gioia cristiana. Infatti, come dice l'Apostolo Paolo, se Cristo non è risorto vana è la predicazione e la risposta ad essa mediante la fede.

La Pasqua è il centro dell'anno liturgico ed è la domenica la Pasqua settimanale alla quale attribuire la massima importanza facendoci testimoni e annunciatori della domenica come giorno primo e ultimo, glorioso e splendido del trionfo di Cristo.

Testimoniare la fede vivendo la domenica come giorno di riposo per dedicarci a Dio e quindi a noi stessi e agli altri. Ribadire con le parole e gli atteggiamenti che, senza la domenica non possiamo vivere, non possiamo essere cristiani, se non di nome, se non viviamo la centralità della domenica che vuol dire centralità dell'Eucaristia, del senso di appartenenza al corpo ecclesiale, senso di appartenenza ad una comunità concreta di fratelli e sorelle da non avvertire come un fastidioso fardello, ma pur con la necessaria sopportazione reciproca è il luogo dell'incontro con il Risorto ed è il sollievo alla solitudine esistenziale da cui ognuno vuol rifuggire.

In questo mese di aprile incontriamo la festa liturgica di S. Caterina da Siena, santa associata alla Regina del Santo Rosario, basti pensare all'iconografia che la ritrae ai piedi della Vergine con S. Domenico. Il quadro più conosciuto è quello che troneggia del Santuario di Pompei.

Ai tempi di S. Caterina da Siena (1347 - 1380) erano in uso i cosiddetti "paternoster', cioè una cordicella per contare il numero di preghiere. Questo strumento rappresentato tra le mani di persone dell'epoca, come si può vedere in molteplici sepolture, testimonia l'esistenza in germe di ciò che è il Rosario da noi conosciuto. L'Ordine domenicano vanta la paternità, la direzione e propagazione del Rosario nella Chiesa e vede in Caterina da Siena l'espressione più alta dell'incarnazione del carisma di S. Domenico.

A S. Caterina da Siena la Chiesa attraverso la sua massima autorità, i Romani Pontefici, ha attribuito diversi titoli da cui è stata insignita: compatrona di Roma, patrona d'Italia, compatrona d'Europa, Patrona delle Infermiere volontarie italiane, Dottore della Chiesa.

In conclusione, cari amici ed amiche salutiamoci e salutiamo gli altri augurando: Buona Domenica! Non veniamo meno all'appuntamento d'amore che è l'Eucarestia domenicale, così come l'appuntamento d'amore con la mamma celeste, che è la nostra Ora di Guardia. Regina Sacratissimi Rosarii ora pro nobis. Vi benedico e saluto tutti.

P. Antonio Cocolicchio o.p.