Carissimi lettori e lettrici, carissimi iscritti e iscritte all’Associazione del Rosario perpetuo,
a volte abbiamo la sensazione che il tempo passi veramente in fretta. L’estate è un ricordo e già è iniziato un nuovo anno sociale. E siamo già ad ottobre….
Che bel mese! E’ il mese del Rosario, mese particolarmente dedicato alla Vergine Maria che si è presentata a Fatima come la Regina del Rosario.
Ma cosa rappresenta il Rosario per ognuno di noi? Parlandone in varie occasioni con diversi gruppi di persone mi sembra di poter dire che la preghiera del Rosario, come più in generale la vita spirituale, è un cammino.
A chi oggi prega il Rosario si può chiedere se ricorda un momento in cui ha iniziato a pregarlo e spesso possono con chiarezza fare memoria di quel momento in cui si sono aggrappati ad una corona e hanno iniziato a ricevere la consolazione di sentirsi in compagnia di Maria, magari anche solo per strappargli qualche grazie.
Ho tanti ricordi dei miei primi rosari. Ricordo epr esempio quando da bambino nella mi parrocchia si organizzava la peregrinatio Mariae, ossia una statua della madonna nel mese di maggio andava di casa in casa e tutto il vicinato si ritrovava nella famiglia dove era stata accolta la statua della Madonna per recitare il Rosario. Ricordo quando la statua della Madonna andò a casa della mia vicina. Era stato preparato un vero e proprio altare per accoglierla con fiori, lumini, e ci riunivamo insieme per pregare il Rosario. Ricordo anche che come bambino mi veniva tanto da ridere perché la casa della mia vicina che era sempre un luogo dove recuperare qualche dolcetto era diventata come un piccola chiesa! Non so cosa ci fosse da ridere, forse niente, o forse solo lo sforzo di voler e dover essere seri in quel luogo che per me era tanto familiare e improvvisamente doveva per forza somigliare ad una cappella …. E alla fine fu un la preghiera di un Rosario carico di tanta gioia. E la gioia derivava dal fatto che quella stanza dove ricevevo qualche dolcetto in realtà non era necessario che si trasformasse in un serioso luogo dove pregare un rosario triste, ma la solita stanza, dove mangiare anche qualche dolce a fine Rosario, in cui accoglievamo un’ospite d’onore, la Vergine Maria.
Sarebbe bello se vivessimo il mese di ottobre con questa genuinità che, lo confesso, ricordo con commozione e anche nostalgia. Il Rosario non è una preghiera triste o rattristante, è una preghiera in cui si cerca di riscoprirsi in compagnia di Maria, e con lei cercare di conoscere il suo Figlio Gesù. A volte preghiamo il rosario perché abbiamo deciso di tenere fede a quest’impegno, ed è una cosa bellissima anche quando ci costa fatica, altre volte la preghiera del Rosario ci nutre talmente tanto che è una vera benedizione trascorrere del tempo con Maria; altre volte ci aggrappiamo al Rosario cercando di strappare qualche grazia a Maria. Ognuno di noi, nella sua storia, sa come il Rosario ha preso spazio nella sua vita e nel suo cuore. Per me personalmente il Signore si è servito del Rosario per incoraggiarmi in momenti di particolare difficoltà, piccola e grande che possa sembrare. La prima vera esperienza in cui ho voluto scommettere sulla potenza del Rosario era durante il mio primo anno di università a Roma quando tutto mi sembrava così difficile! Ricordo persino il colore della corona che sgranavo! E ci sono stati alti e bassi della mia fedeltà alla preghiera del Rosario. Non spaventiamoci.
Può capitare che in alcuni momenti sia più facile e in altri sembra un po’ più difficile! Senza che ce ne accorgiamo sta crescendo nel nostro cuore l’amore a Maria, e come ogni innamoramento lascia delle tracce del cuore che sono indelebili e che ci vengono in aiuto al momento opportuno.
Credo di poter affermare con tutta sincerità che molte tappe della mia vocazione di frate domenicano siano legate alla presenza di Maria e alla preghiera del Rosario. Ricordo un giorno mentre pregavo di nascosto il Rosario in macchina mentre con altri due amici facevo un viaggio. Durante quella preghiera mi furono aperti gli occhi su una difficoltà che stavo vivendo, e mi fece fare non pochi passi avanti nella scelta di voler rispondere alla proposta di Dio di consacrare la mia vita. Ricordo anche quando accesi un lume di fronte ad una immagine della madonna che si trova in un boschetto vicino alla mia casa paterna chiedendo di poter fare discernimento sulla mia vocazione. Fu un amico a propormi di chiedere a Dio luce sul mio discernimento, ed io accesi quel lume senza neanche sapere il significato della parola discernimento! Poco importava, perché di lì a breve sentii il desiderio di provare a seguire Dio più da vicino.
Insomma, il mese di ottobre è un mese che si apre a noi come ricco di opportunità per trascorrere del tempo con Maria. Ricordate qualche momento veramente bello in cui avete pregato il Rosario e che vi siete sentiti benedetti dalla presenza di Maria? Ricordate qualche istante di preghiera col Rosario in cui vi siete sentiti consolati, incoraggiati, rasserenati? Ricordate qualche luogo dove il Rosario è stato per voi una vera via di salvezza?
Beh, il mese di maggio è un mese di preghiera e di memoria della vicinanza di Maria nella nostra vita! Non lasciamoci sfuggire questo tempo!
Che la Regina del sacratissimo Rosario sia per ognuno di voi in questo mese a Lei dedicato, una presenza materna che doni nuova forza e vigore alla vostra fede, che rafforzi la vostra speranza e che nutra e moltiplichi i doni che i vostri fratelli e sorelle ricevono per il tramite della nostra carità!
Buon mese di ottobre a tutti.