Carissimi lettori e lettrici, carissimi iscritti e iscritte all’Associazione del Rosario perpetuo, il mese di Maggio è particolarmente dedicato alla preghiera del Rosario. Il Rosario ci lega sempre di più alla Madonna, e attraverso di lei ci lega a Cristo.
Il Rosario è come uno scudo di preghiera che ci protegge e incoraggia nella nostra vita, e ci fa progredire nella nostra fede. Ci sentiamo più sicuri perché piano piano sentiamo più vicini alla Vergine Maria.
Alla fine di ogni ora di guardia i membri dell’Associazione del Rosario perpetuo recitano un atto di consacrazione a Maria in cui chiediamo a lei di aiutarci a tenerci costantemente prossimi alla sua materna bellezza. “Regina del Santo Rosario, consacro a te il mio corpo e la mia anima, i pensieri, i desideri, le speranze , i progetti, le parole e le azioni […]nulla deve essere in me che ti possa dispiacere; nessun affetto deve esistere nel mio cuore che non si armonizzi con l’amore verso di te e verso il tuo Figlio”.
La nostra consacrazione a Maria consiste nel chiederle il dona di creare armonia tra la nostra vita e la sua vita, fra la sua docilità alla volontà di Dio e la nostra. Ogni aspetto della nostra vita deve essere coinvolto perché tutta la nostra vita, e non solo una vaga e pia idea, sia in armonia con Maria Santissima e quindi piaccia al Signore: corpo, anima, pensieri, desideri, speranze, progetti parole e azioni.
Quante cose facciamo durante una giornata? Tantissime. Da quando apriamo gli occhi a quando li chiudiamo per andare a dormire compiamo tutta una serie di azioni, alcune meccaniche e di sopravvivenza, altre perché ci viene chiesto di farle, altre perché fanno parte del nostro lavoro, altre perché ci piace farle e ci fa del bene farle. Le cose che facciamo poi si declinano anche in tutta una serie di modi di farle. Le stesse cose abitudinarie di ogni giorno le facciamo con più voglia o meno voglia, riposati o stanchi, bene o male. Preparare un pranzo può essere bellissimo e meno bello allo stesso modo. Così come andare a lavorare … dipende un po’ da noi, e dipende anche da “come vanno le cose”… nonché magari da come sono andate le cose il giorno prima! Bene, alla fine di ogni ora di guardia chiediamo a Maria di consacrarci totalmente, perchè il nostro fare o non fare, sia come Dio vuole.
Durante la stessa preghiera di Consacrazione chiediamo a Maria di ottenere frutti dalla preghiera del Rosario, e questi frutti altri non sono che aspetti della stessa vita di Maria: “ umiltà profonda, ardente carità, libertà da ogni attaccamento alle cose terrene, purezza di sentimenti, adesione alla persona e alla parola di Gesù”.
Umiltà profonda come quando Maria, al momento dell’annunciazione disse: “ eccomi sono la serva del Signore, si compia in me la sua Parola”. Ardente carità come quando corse a trovare la cugina Elisabetta, anziana e anche lei in attesa di un bimbo: Maria andrà senza esitazione e con spirito di servizio. Libertà da ogni attaccamento alle cose terrene come quando Maria e Giuseppe si misero in cammino verso la Galilea e diedero alla luce il Figlio di Dio in una mangiatoia e nonostante la precarietà della loro condizione rimanevano stupiti e grati della bontà di Dio e di quello che vivevano. Purezza di sentimenti come quell’amore verginale e tenero che visse la Vergine Maria verso san Giuseppe e che san Giuseppe ricambiò con rispetto e accoglienza. Adesione alla persona e alla Parola di Gesù, come quando Maria, alle nozze di Cana Maria disse: fate quello che vi dirà e non mancò il vino alla festa di nozze grazie alla fede nel suo Figlio. Ma anche docilità quando ai piedi della croce non esitò ad accogliere la vocazione ad essere la Madre di tutti i viventi quando sentì suo figlio crocifisso dirle, facendo riferimento a san Giovanni: Donna, ecco tuo figlio.
Durante il nostro atto di consacrazione chiediamo a Maria di custodirci anche nell’ora in cui il Signore vorrà chiamarci a sé.
“Tre sono le grazie che ti domando: essere fedele alla mia Ora del Rosario per tutta la vita; evitare il peccato; vivere e morire amando te e il tuo Figlio divino”.
In queste tre richieste c’è un po’ la sintesi della chiamata dell’iscritto al Rosario perpetuo. La fedeltà all’impegno, piccolo, di vegliare con Maria per un’ora, pregando il Rosario, una volta al mese. E’ un’ora di grazia. Come cristiani chiediamo a Maria di aiutarci ad evitare i peccati: parole opere e omissioni, gravi e meno gravi, e come sintesi di tutto le chiediamo di vivere e morire nell’amore a Lei e al suo divino Figlio. Se viviamo in questo amore, pregarla col Rosario sarà uno dei doni più grandi che facciamo a noi stessi, perché sarà un vero momento di pace in compagnia della nostra Madre celeste.
Buon mese del Rosario a tutti!